Da una misteriosa patologia intestinale dalle cause sconosciute la diagnosi di "colon irritabile” nel corso degli anni si è trasformata in una vera e propria patologia diffusa. Milioni di italiani sono colpiti da diarrea ricorrente, spesso accompagnata da dolori addominali, flatulenza e talvolta anche da stitichezza.

Mentre chi ne soffre cerca aiuto, le aziende farmaceutiche promuovono in maniera insistente i loro prodotti che dovrebbero dare sollievo alla sindrome del colon irritabile. Tali prodotti mantengono davvero le loro promesse? Il Consulente della Salute ha condotto un test per voi.

Sintesi

  • La sindrome dell'intestino irritabile è una condizione molto diffusa che può manifestarsi attraverso sintomi quali diarrea, dolore addominale, gonfiore e stitichezza.
  • Una causa comune è rappresentata da piccoli danni alla barriera intestinale, le cosiddette microlesioni, le quali irritano il sistema nervoso enterico.
  • Tuttavia, il grande test sui prodotti mostra che 3 prodotti su 4 lasciano a desiderare.

Perché la sindrome del colon irritabile non è una malattia nuova

Si ne parla sempre più spesso della sindrome del colon irritabile sia su Internet che sulle riviste di salute. Tuttavia, la condizione oggi nota come "sindrome del colon irritabile" non è affatto un fenomeno nuovo.

Infatti, da secoli molte persone soffrono di disturbi intestinali ricorrenti come diarrea, dolori addominali e flatulenza. Per molto tempo, tuttavia, a questa spiacevole serie di disturbi non è stata attribuita una causa precisa. Fino a pochi anni fa i medici si trovavano ancora di fronte a un mistero.

Il colon irritabile è una condizione con tante sfaccettature

Persino Ippocrate stesso, spesso definito il "padre della medicina moderna", non riusciva a trovare una spiegazione. Infatti, più di 2.000 anni fa descrisse un paziente che soffriva di disturbi addominali (termine medico per indicare il disagio nella regione addominale), alterazioni del movimento intestinale (diarrea e stitichezza), flatulenza e stimolo di evacuazione.

Nel frattempo, sono passati millenni, durante i quali la scienza ha fatto notevoli passi avanti nella ricerca delle possibili cause della sindrome del colon irritabile. Dal 2000 è noto che molti pazienti con disturbi intestinali ricorrenti presentano un fattore in comune: una barriera intestinale insolitamente permeabile.

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Auf den ersten Blick nicht ersichtlich: Hinter Erschöpfungssymptomen kann auch eine Dysbiose stecken.

Questo fenomeno è chiamato “leaky gut”, che significa intestino “permeabile”. È importante qui fare una distinzione. La barriera intestinale, che funge da barriera tra l'interno dell'intestino e il flusso sanguigno, deve essere permeabile alle sostanze nutritive.

Allo stesso tempo, però, il suo compito è quello di impedire che penetrino sostanze nocive. Il cosiddetto strato di cellule epiteliali intestinali svolge un ruolo centrale in questo senso.

Questo è costituito da un singolo strato di cellule che sono tenute insieme da congiunzioni (le cosiddette tight junctions). Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato che nelle persone con problemi intestinali ricorrenti, queste tight junctions non sono così vicine come dovrebbero essere in alcuni punti, a causa anche di danni minimi.

Questi danni, noti come microlesioni, permettono agli agenti patogeni di penetrare nella parete intestinale e di irritare il sistema nervoso enterico intestinale sottostante. Questo può portare ai sintomi fin troppo noti di diarrea, dolore addominale, flatulenza o stitichezza.

L'intestino è costituito essenzialmente da tre strati sovrapposti:

1

Microbiota

2

Muco / strato mucoso

3

Barriera intestinale / mucosa intestinale

Un leaky gut interessa lo strato più basso, ovvero la barriera intestinale. Alcuni studi hanno dimostrato che una barriera intestinale danneggiata può addirittura compromettere la salute degli altri strati.

Le possibili cause del leaky gut

Così come i sintomi (diarrea, dolori addominali, flatulenza e stitichezza) possono essere diversi, tanto diversi possono essere i fattori che favoriscono il leaky gut.

I ricercatori ipotizzano che uno stile alimentare tipico dei Paesi occidentali, farmaci, infezioni e, infine, lo stress possano rivestire un ruolo fondamentale.

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Cosa significa questo per le persone affette?

Le soluzioni ovvie e presumibilmente facili da attuare, come un cambiamento nella alimentazione, raramente sono efficaci. E soprattutto lo stress, così saldamente presente nella nostra vita quotidiana, è difficile da eliminare.

Anche con la piena conoscenza del leaky gut, la sindrome del colon irritabile rimane spesso una sfida per i ricercatori e i medici. Questo è particolarmente frustrante per i pazienti, siccome non esiste un esame in grado di diagnosticare chiaramente la sindrome del colon irritabile.

Per questo motivo, a volte passano anni numerose visite mediche al fine di escludere malattie simili, prima che la diagnosi di "sindrome del colon irritabile" venga finalmente diagnosticata.

Miti e dati di fatto sulla sindrome dell'intestino irritabil

La complessità della sindrome del colon irritabile e le sue cause da tempo misteriose hanno portato alla nascita di miti di ogni tipo sull'argomento, alimentando ancora di più l'incertezza e la frustrazione di chi ne soffre.

Il Consulente della Salute analizza quindi i miti più diffusi.

Mito 1: la sindrome del colon irritabile si presenta per tutti allo stesso modo.

Dato di fatto 1: Questo è perlopiù falso.

Sebbene i sintomi della sindrome del colon irritabile siano quasi sempre diarrea, dolori addominali, flatulenza e stitichezza, ciò non significa che tutti soffrano degli stessi sintomi.

La gravità, la frequenza e l'intensità dei singoli sintomi della sindrome del colon irritabile possono variare notevolmente da paziente a paziente.

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Di conseguenza, nella diagnosi si distingue tra sindrome del colon irritabile a dominanza di diarrea (chi ne è affetto soffre di diarrea ricorrente), sindrome del colon irritabile a dominanza di stitichezza (chi soffre principalmente di stitichezza) e il cosiddetto "tipo combinato" (in tal caso diarrea e stitichezza si alternano).

È vero, tuttavia, che gli esperti ritengono che tutti questi tipi di sintomi abbiano una causa comune, ma di questo parleremo più avanti.

Mito 2: l'intestino irritabile non rappresenta un grosso problema.

Dato di fatto 2: Questo è piuttosto sbagliato.

Come già specificato, il tipo, la frequenza e l'intensità dei sintomi del colon irritabile possono variare notevolmente da persona a persona.

Tuttavia, è evidente che i disturbi intestinali ricorrenti possono peggiorare la qualità della vita di chi ne è affetto, anche se all'inizio non sembrano particolarmente gravi.

Infatti, chi deve lottare ripetutamente contro diarrea, dolori addominali, flatulenza e/o stitichezza, soprattutto quando si presentano inaspettatamente, spesso si sente notevolmente limitato nella vita quotidiana.

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Molte persone si isolano perché non si sentono a proprio agio a causa di tali problemi e non vogliono che gli altri se ne accorgano. Addirittura, spesso si sentono a proprio agio solo se c'è un bagno nelle immediate vicinanze. Questo rende impensabili molte attività nel tempo libero e la vita sociale ne risente.

Mito 3: la sindrome dell'intestino irritabile è un fenomeno soltanto psicosomatico.

Dato di fatto 3: Questo è sbagliato.

Questa credenza deriva soprattutto dal fatto che la causa della sindrome del colon irritabile è rimasta a lungo sconosciuta e che i medici non riuscivano a trovare una ragione che spiegasse tali disturbi ricorrenti. Si è sviluppata così il mito del "malato immaginario".

Oggi sappiamo che chi soffre di colon irritabile ha spesso a che fare con stress e tensioni emotive, che a loro volta possono influire sulla salute intestinale.

Tuttavia, ciò significa che lo stress psicologico non può essere considerato la causa diretta (soprattutto unica) della sindrome del colon irritabile. Infatti, non tutti i soggetti affetti dalla sindrome del colon irritabile soffrono di problemi psicologici.

D'altra parte, non bisogna dimenticare che la sindrome del colon irritabile, con tutti i sintomi che ne derivano, è spesso essa stessa la causa di isolamento sociale, stress e così via.

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Di conseguenza, questi ultimi sono da considerarsi più come conseguenze della sindrome del colon irritabile che come cause. Infine, anche le ricerche più recenti sull'intestino mostrano approcci interessanti.

Infatti, gli scienziati che lavorano sul cosiddetto rapporto tra intestino e cervello sono stati in grado di identificare un collegamento tra un microbiota intestinale alterato (come nel caso della sindrome del colon irritabile) e problemi psicologici!1

Mito 4: il colon irritabile è legato alla alimentazione.

Dato di fatto 4: Questo è in parte vero.

Nel corso degli anni, gli scienziati hanno scoperto che la classica alimentazione occidentale, con la sua alta percentuale di acidi grassi saturi e carboidrati a catena corta, favorisce lo sviluppo del "leaky gut".

Questo spiegherebbe anche perché sempre più persone, soprattutto nei Paesi occidentali, devono affrontare disturbi intestinali ricorrenti come diarrea, dolori addominali e flatulenza.

Questo approccio è perseguito anche dalla cosiddetta dieta FODMAP, in cui gli alimenti con sostanze FODMAP (carboidrati a rapida fermentazione e alcoli dello zucchero) vengono completamente eliminati dal menu per un certo periodo di tempo e poi reintegrati lentamente in piccole quantità.

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Tuttavia, non si può concludere che un’alimentazione sana sia da sola sufficiente a prevenire la comparsa del leaky gut o tanto meno a curarlo.

Considerare che la sindrome del colon irritabile sia causata da un'intolleranza o un'allergia alimentare è, invece, completamente sbagliato. Sebbene i sintomi di varie allergie o intolleranze alimentari possano assomigliare a quelli della sindrome del colon irritabile, la causa è in questo caso diversa.

Mentre le allergie sono una reazione eccessiva del sistema immunitario, che si limita a determinati alimenti (gruppi) o a singoli componenti degli alimenti (come il glutine o il lattosio), la sindrome del colon irritabile si basa su un disturbo funzionale dell'intestino.

Cosa rende un prodotto per il colon irritabile efficace e quali prodotti soddisfano i nostri requisiti?

Durante la ricerca di una soluzione, chi soffre di colon irritabile non solo si trova solo di fronte a molte di queste convinzioni errate, ma anche a innumerevoli preparati dell'industria farmaceutica, la cui pubblicità aggressiva su Internet è difficile da ignorare.

Chi soffre di colon irritabile deve confrontarsi non solo con molte di queste convinzioni sbagliate, ma bensì anche con gli innumerevoli prodotti offerti dall’industria farmaceutica, che fanno pubblicità aggressiva un po’ ovunque su internet. Essi pubblicizzano la possibilità di curare la sindrome dell'intestino irritabile con l'aiuto di approcci completamente diversi.

Cosa si nasconde dietro tutti questi prodotti?

Il Consulente della Salute ha esaminato in modo approfondito i prodotti più diffusi sul mercato e ha messo alla prova anche il prodotto leader del mercato, Kijimea PRO. Chi è il vincitore di questo test? E ancora: gli altri prodotti per il colon irritabile che vengono ampiamente pubblicizzati online riescono a tenere il passo con il migliore sul mercato?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo collaborato con vari esperti al fine di identificare le cinque caratteristiche qualitative più importanti e abbiamo confrontato i prodotti più noti per il colon irritabile che presentano tali caratteristiche.

Caratteristica n.1: l’evidenza scientifica.

La sindrome del colon irritabile è una malattia intestinale complessa e cronica che può compromettere gravemente la qualità della vita di chi ne è affetto. L'efficacia dei prodotti pubblicizzati per alleviare i sintomi della sindrome del colon irritabile deve quindi essere scientificamente provata.

Gli studi scientifici consentono di valutare in modo oggettivo l'efficacia di un prodotto e di stabilire se può effettivamente fornire i benefici promessi. Per questi motivi, un buon prodotto deve assolutamente basarsi su prove scientifiche.

Caratteristica n. 2: un aiuto per tutti i sintomi della sindrome del colon irritabile.

La sindrome del colon irritabile è una condizione complessa che causa vari sintomi, tra cui diarrea, dolore addominale, gonfiore e stitichezza.

Inoltre, tali sintomi si presentano in diverse intensità e combinazioni. Di conseguenza, non esistono casi necessariamente uguali. Ciò che risulta efficace per un paziente non deve esserlo per un altro. Per questo motivo, un prodotto per il colon irritabile che aiuti a contrastare un'ampia gamma di sintomi offre logicamente una flessibilità maggiore.

Al contrario, i prodotti che si concentrano solo su singoli sintomi risultano inutili per la maggior parte delle persone affette, siccome non affrontando il problema in modo complessivo, non hanno un effetto positivo duraturo sulla qualità della vita. Infine, un approccio che miri a identificare la causa è fondamentale. Solo così è possibile trattare la sindrome del colon irritabile alla radice e aiutare a lungo termine chi ne soffre.

Molti preparati si limitano a sopprimere i sintomi, per cui essi dopo un po' si ripresentano. Il problema effettivo alla base viene in questo modo trascurato.

Caratteristica n. 3: le raccomandazioni da parte di esperti.

Le prove scientifiche di un prodotto per il colon irritabile costituiscono spesso la base per le linee guida e le raccomandazioni mediche emesse dalle associazioni specializzate e dalle autorità sanitarie.

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I membri di questi comitati di esperti hanno una vasta esperienza con la quale valutano lo stato attuale delle conoscenze sui principi fondamentali, sulla diagnostica e sulla terapia e lo traducono in raccomandazioni pratiche che hanno lo scopo di aiutare i medici nel trattamento della sindrome del colon irritabile2.

Oltre alle associazioni specializzate, lo sviluppo di tali linee guida avviene spesso in collaborazione con vari esperti del settore medico e sanitario, al fine di ottenere un ampio consenso nella comunità medica.

Ciò contribuisce ad assicurare che le raccomandazioni siano affidabili. I prodotti supportati da tali raccomandazioni tendono a godere di maggiore accettazione e credibilità tra gli operatori sanitari e, quindi, tra i consumatori.

Caratteristica n.4: una facile assunzione.

La vita delle persone affette da sindrome dell'intestino irritabile è spesso condizionata dai loro disturbi intestinali. L'assunzione di un preparato contro i disturbi non deve quindi essere percepita come un ulteriore fardello.

La semplicità d'uso è quindi importante anche per motivi abbastanza banali: un regime di dosaggio semplice aumenta la probabilità che chi ne soffre assuma o consumi il prodotto in modo corretto e lo utilizzi in modo appropriato. Un programma di assunzione semplice rende più facile per i pazienti assumere il prodotto per un periodo di tempo più lungo, che di solito è necessario per ottenere risultati duraturi.

Anche altre piccolezze possono giocare un ruolo importante in tal senso. Il prodotto deve essere assunto in funzione dei pasti? Il dosaggio deve essere stabilito da un medico? Con quale frequenza deve essere assunto?

Caratteristica n.5: categoria del prodotto.

Molti consumatori non sono nemmeno consapevoli della differenza tra i tipi di prodotto, in quanto per loro tale differenza non riveste alcun ruolo nella loro vita quotidiana.

Tuttavia, se si conduce un'analisi più attenta, il tipo di prodotto può effettivamente rappresentare una caratteristica che ne determina la qualità. Gli integratori alimentari, ad esempio, sono destinati a integrare la dieta, come suggerisce il nome.

Sono soggetti a requisiti normativi meno severi e di solito non richiedono studi clinici approfonditi sull'efficacia e la sicurezza. La situazione è molto diversa per quanto riguarda i prodotti medici. Essi sono destinati a scopi medici specifici e sono soggetti a rigidi requisiti normativi da parte delle autorità sanitarie.

È necessario dimostrare che questi prodotti soddisfino uno scopo medico previsto sulla base di prove scientifiche. In sintesi, un dispositivo medico, a differenza di un integratore alimentare e di un nutraceutico, è caratterizzato da un livello più elevato di prove scientifiche.

Test sui prodotti per l'intestino irritabile

In base a questi criteri, abbiamo esaminato quattro dei prodotti più noti e siamo giunti alla seguente conclusione:

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Il vincitore del test

Kijimea PRO

95/100
Acquista Kijimea PRO online
Platz1

Kijimea Colon Irritabile PRO

It Kijimea Reizdarm Pro 28 F
Valutazione complessiva
95
Evidenze scientifiche
100
Aiuto contro tutti i sintomi dell'intestino irritabile
100
Raccomandazioni dei comitati di esperti
100
Facilità d'uso
75
Categoria del prodotto
100

Vantaggi

Il produttore è noto negli ambienti medici per le sue ricerche e per i suoi prodotti innovativi.

Copre tutti i sintomi del colon irritabile.

Efficacia supportata da studi gold standard e da raccomandazioni di esperti.

Vegano, senza glutine e senza lattosio.

Nessun effetto collaterale noto.

Svantaggi

Cross Black

Nonostante la distribuzione attraverso il proprio shop online, le diverse farmacie online e locali, il produttore deve ripetutamente affrontare problemi di consegna a causa dell'elevata domanda.

Cross Black

L'effetto di solito si manifesta solo dopo alcuni giorni di utilizzo. Il produttore consiglia di assumere il prodotto per almeno 8, preferibilmente 12 settimane.

Kijimea PRO è un dispositivo medico sviluppato appositamente per il trattamento della sindrome dell'intestino irritabile. L'approccio alla base del prodotto è interessante. Le capsule contengono il ceppo batterico brevettato inattivato termicamente B. Bifidum HI-MIMBb75, che aderisce alla barriera intestinale danneggiata come un cerotto.

Sotto questo "cerotto", la barriera intestinale può guarire e i sintomi possono attenuarsi. Kijimea PRO persegue quindi un approccio su base causale. Questo si riflette anche nella vastità del suo utilizzo: è stato dimostrato che Kijimea PRO aiuta tutti i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile, ossia diarrea, dolori addominali, flatulenza e stitichezza.

Siamo rimasti colpiti anche dalle prove scientifiche alla base del prodotto. Studi clinici approfonditi hanno dimostrato che questo ceppo di batteri, sia in forma viva che in forma inattivata termicamente, è in grado di alleviare tutti i sintomi della sindrome del colon irritabile. Secondo le nostre ricerche, lo studio sul HI-MIMBb75 inattivato termicamente è il più ampio studio su farmaci da banco sul colon irritabile conosciuto.

Il fondamento scientifico del prodotto è sottolineato dalla raccomandazione del ceppo batterico nelle linee guida mediche S3 per il trattamento dell'IBS, in particolare per quanto riguarda la sua comprovata efficacia per tutti i sintomi di tale sindrome. Con due piccole capsule al giorno, che possono essere assunte anche indipendentemente dai pasti, il prodotto risulta facile da integrare nella vita quotidiana.

Nel caso fosse stata sufficiente una sola capsula avremmo assegnato il massimo dei voti. Ciononostante, il leader di mercato si piazza al primo posto con margine alquanto ampio nel nostro test.

Ciò che ci ha particolarmente colpito durante la nostra ricerca su questo prodotto sono le numerose recensioni estremamente positive dei clienti, che sottolineano la nostra stessa impressione sul prodotto. Ecco alcuni esempi:

Carlo S.

"Dopo un paio di settimane, i sintomi del malessere, e soprattutto il gonfiore addominale, sono spariti. Stavo male da due mesi."

Raffaella R.

"Ottimo prodotto, lo uso ormai da qualche anno per la sindrome del colon irritabile con ottimi risultati, almeno nel mio caso. Impiega un po’ di tempo per iniziare a fare effetto, ma poi è molto efficace, io ho sempre fatto un ciclo di 12 settimane per avere i massimi effetti positivi, da ripetersi periodicamente. Lo consiglio assolutamente a che soffre di questa sindrome!!!"

Lorenzo F.

"Dopo aver tentato con svariati prodotti e fermenti di ogni tipo, ho finalmente avuto risultati apprezzabili von Kijimea. I sintomi da intestino irritabile e il gonfiore conseguente cronico si sono attenuati e ho riscontrato una situazione più salutare con un più facile svuotamento intestinale. Lo stile di vita è complementare e non credo si debba spettarsi miracoli senza una adeguata revisione della propria alimentazione ma questo prodotto è davvero innovativo."

It Kijimea Reizdarm Pro 28 F

Kijimea PRO ha convinto su tutta la linea e ha quindi meritato il primo posto con 95 punti.

Il prodotto contiene il ceppo batterico HI-MIMBb75, raccomandato dalla linea guida medica S3 per il trattamento della sindrome dell'intestino irritabile.

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COLONFIT LIPIDYUM

Colonfit Lipidyum
Valutazione complessiva
55
Evidenze scientifiche
50
Aiuto contro tutti i sintomi dell'intestino irritabile
50
Raccomandazioni dei comitati di esperti
50
Facilità d'uso
75
Categoria del prodotto
50

Vantaggi

Secondo il produttore, ha un effetto ipocolesterolemizzante e si dice che aiuti a perdere peso.

Contiene inulina come probiotico.

Svantaggi

Cross Black

Nessuna indicazione sui sintomi dell'intestino irritabile, come dolori addominali, flatulenza e diarrea.

Cross Black

In quanto integratore alimentare, lo sviluppo è soggetto a norme meno rigorose.

COLONfit lipidyum si posiziona al secondo posto nel nostro test.

Come integratore alimentare il prodotto è vincolato da standard scientifici molto più bassi rispetto ai prodotti medici. Nella descrizione del prodotto, il produttore stesso fa riferimento solo al sintomo della stitichezza. Sebbene i redattori non dispongano di studi clinici per la formula complessiva, l'ingrediente psillio è stato ben studiato per quanto riguarda la stitichezza e la digestione lenta ed è quindi raccomandato anche da comitati di esperti a questo scopo.Uno studio condotto su bambini affetti da sindrome dell'intestino irritabile mostra anche un miglioramento del sintomo del dolore.4

Il contenuto di una bustina deve essere sciolto in acqua e bevuto una o due volte al giorno, indipendentemente dal momento del pasto. In questo modo, il consumo è relativamente semplice. Un altro aspetto positivo è che il prodotto è privo di glutine.

Colonfit Lipidyum

COLONfit Lipidyum ha ottenuto 55 punti, classificandosi al 2° posto nel nostro test. Pur essendo un integratore alimentare, e quindi soggetto a standard scientifici meno rigorosi rispetto ai dispositivi medici, l'ingrediente psillio è ben studiato per i suoi effetti sulla stitichezza e la digestione lenta.

SESTRE COLON

Sestre Colon
Valutazione complessiva
50
Evidenze scientifiche
50
Aiuto contro tutti i sintomi dell'intestino irritabile
50
Raccomandazioni dei comitati di esperti
50
Facilità d'uso
50
Categoria del prodotto
50

Vantaggi

Senza glutine, senza lattosio e vegano.

L'inulina, in quanto prebiotico, funge da alimento per i "batteri intestinali buoni".

Secondo il produttore, può essere utilizzata per diversi problemi intestinali.

Svantaggi

Cross Black

Non sono disponibili studi che confermino l'efficacia.

Cross Black

La diarrea non viene trattata.

Cross Black

La durata di utilizzo è limitata a 6 mesi.

Sestre Colon, anche esso appartenente alla categoria degli integratori alimentari, si è classificato al 3° posto nel nostro test. Questo è positivo in quanto i test richiesti sono più severi rispetto a quelli dei normali integratori alimentari. Tuttavia, i requisiti non si avvicinano ancora a quelli dei dispositivi medici. Secondo il produttore, Sestre Colon aiuta a contrastare flatulenza, stitichezza e dolori addominali. Tuttavia, è importante notare che solo uno degli ingredienti (la menta piperita) è raccomandato per il trattamento dei sintomi come dolore addominale e flatulenza sulla base di prove scientifiche.

Sebbene esistano studi sull'efficacia di altri estratti vegetali nel trattamento dei problemi intestinali, questi non hanno testato singoli estratti, ma miscele di fino a 9 estratti vegetali diversi. I risultati non sono quindi facilmente trasferibili a questo prodotto. L'assunzione di una capsula da 1 a 2 volte al giorno è semplice, ma è legata a un pasto.

Sestre Colon

Sestre Colon ha ottenuto 50 punti e si è classificato al 3° posto nel nostro test. Sebbene appartenga agli integratori alimentari, ha soddisfatto criteri più severi, ma non paragonabili a quelli dei dispositivi medici.

Feed Colon

Princeps Feedcolon
Valutazione complessiva
30
Evidenze scientifiche
50
Aiuto contro tutti i sintomi dell'intestino irritabile
25
Raccomandazioni dei comitati di esperti
0
Facilità d'uso
25
Categoria del prodotto
50

Vantaggi

Senza glutine

Contiene oligofruttosio come prebiotico

Svantaggi

Cross Black

Poche evidenze scientifiche

Cross Black

Deve essere assunto in consultazione con un medico

FeedColon si posiziona al 4° posto nel nostro test. Come per la maggior parte dei prodotti, i redattori semplicemente non vedono sufficienti prove scientifiche dell'effetto del prodotto sulla tipica sindrome dell'intestino irritabile. Solo per quanto riguarda l'acido butirrico è stato trovato uno studio che conferma una riduzione del dolore nella defecazione.8 Un altro studio riconosce un effetto positivo di una miscela di diversi ceppi batterici, tra cui Bifidobacterium lactis DSM 25566, sulla stipsi dovuta al colon irritabile.9

Tuttavia, questi risultati non possono essere chiaramente attribuiti a uno solo dei ceppi studiati. Anche l'assunzione è piuttosto complicata, poiché la dose esatta deve essere determinata individualmente da un medico. Inoltre, le capsule devono essere consumate durante i pasti, il che rende l'applicazione meno flessibile. Inoltre, si tratta di un integratore alimentare, il che significa che gli standard scientifici per questo prodotto sono inferiori a quelli di un dispositivo medico.

Princeps Feedcolon

FeedColon si è classificato al 4° posto con soli 30 punti nel nostro test, principalmente a causa della mancanza di prove scientifiche solide sulla sua efficacia contro la sindrome dell'intestino irritabile.

Conclusione

Chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile sa bene quanto la propria qualità della vita possa risentirne.

I produttori di prodotti per l'intestino irritabile sono ben consapevoli di quanto i pazienti siano alla disperata ricerca di aiuto a causa della loro condizione. Il nostro test ha dimostrato che la maggior parte delle aziende produttrici, nonostante le grandi promesse pubblicitarie, soddisfano spesso solo in parte ciò che i consumatori sperano o si aspettano.

Ciò che colpisce particolarmente sono i diversi approcci alla lotta contro la sindrome dell'intestino irritabile. In questo caso, gli acquirenti hanno l'imbarazzo della scelta. Le persone colpite dovrebbero quindi pensare due volte se valga la pena investire in prodotti con uno scarso background scientifico.

Il nostro consiglio: il leader di mercato Kijimea PRO ha ottenuto un buon risultato nel nostro test, grazie alle numerose prove scientifiche, all'ampio spettro di efficacia e alla facilità di assunzione.

Ordinare il vincitore del test

Kijimea PRO

Valutazione complessiva: 95/100
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It Kijimea Reizdarm Pro 28 FPlatz1

Fonti scientifiche

1 Xiong R-G et al. The Role of Gut Microbiota in Anxiety, Depression, and Other Mental Disorders as Well as the Protective Effects of Dietary Components. Nutrients 2023; 15: 3258

2,3,4 Layer P et al. (2021). Update S3-Leitlinie Reizdarmsyndrom: Definition, Pathophysiologie, Diagnostik und Therapie. Gemeinsame Leitlinie der Deutschen Gesellschaft für Gastroenterologie, Verdauungs- und Stoffwechselkrankheiten (DGVS) und der Deutschen Gesellschaft für Neurogastroenterologie und Motilität (DGNM). Z Gastroenterol 2021; 59: 1323–1415.

5 Kendig DM, Grider JR. Serotonin and colonic motility. Neurogastroenterol Motil. 2015 Jul;27(7):899-905. doi: 10.1111/nmo.12617. PMID: 26095115; PMCID: PMC4477275.

Skrzydło-Radomańska B et al. The Efficacy and Safety of Single-Strain Probiotic Formulations Containing Bifidobacterium lactis or Bacillus coagulans in Adult Patients with Irritable Bowel Syndrome—A Randomized Double-Blind Placebo-Controlled Three-Arm Interventional Trial. Journal of Clinical Medicine [Internet] 2023;12(14):4838. Doi:10.3390/jcm12144838

Senderovich H, Vierhout MJ. Is there a role for charcoal in palliative diarrhea management?. Curr Med Res Opin. 2018;34(7):1253-1259. doi:10.1080/03007995.2017.1416345

Banasiewicz T, Krokowicz Ł, Stojcev Z, et al. Microencapsulated sodium butyrate reduces the frequency of abdominal pain in patients with irritable bowel syndrome. Colorectal Dis. 2013;15(2):204-209. doi:10.1111/j.1463-1318.2012.03152.x

9Mezzasalma, Valerio et al. “A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial: The Efficacy of Multispecies Probiotic Supplementation in Alleviating Symptoms of Irritable Bowel Syndrome Associated with Constipation.” BioMed research international vol. 2016 (2016): 4740907. doi:10.1155/2016/4740907

Informazioni sull'autore

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Sandro De Rosso è nato a Milano nel 1965 e ha scoperto la sua passione per la scrittura fin da giovane, collaborando a diversi giornali studenteschi. Dopo la carriera accademica, ha partecipato a numerosi seminari e conferenze sul tema della salute, che gli hanno permesso di combinare la sua abilità giornalistica con la sua passione per la medicina. De Rosso ha scritto per diverse riviste mediche e di salute.

Nel 2005, Sandro De Rosso è entrato a far parte della redazione di Consulente della Salute. Grazie alla sua profonda conoscenza del settore sanitario e al suo talento per una comunicazione scientifica precisa e comprensibile, ha fatto rapidamente carriera. Nel 2015 ha assunto la carica di caporedattore.

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