I disturbi intestinali ricorrenti come diarrea, dolori addominali, flatulenze e stipsi sono oggi molto diffusi in Italia: ne soffre quasi una persona su sette.1 Molti diretti interessati cercano invano un aiuto efficace.

Ora però i risultati delle recenti ricerche scientifiche danno speranze a milioni di persone colpite. I nostri esperti spiegano in cosa consistono di preciso le recenti scoperte!

Un enigma che da sempre assilla la medicina moderna è perché così tante persone adulte soffrono di problemi intestinali come diarrea, dolori addominali e flatulenza, senza riuscirne a identificare la causa? Già più di 2000 anni fa Ippocrate descrisse un paziente con dolori addominali inspiegabili. Proprio come lui, per secoli o addirittura millenni medici e scienziati hanno brancolato nel buio, senza scoprire cosa scatenasse questi misteriosi dolori.

Mentre la medicina ha fatto passi da gigante e, con la scoperta di antibiotici, vaccini e principi attivi sempre innovativi, ha permesso di trattare anche malattie rare, la causa di questi problemi intestinali ricorrenti è rimasta ancora sconosciuta.

Col tempo, per indicare questi disturbi poco chiari, si è ricorsi all’espressione “intestino infiammato”, poi è nato il concetto di “sindrome del colon irritabile”. Le recenti scoperte scientifiche hanno gettato nuova luce sulle possibili cause, dando così qualche speranza a milioni di persone che soffrono di infiammazioni intestinali.

Cos’è la sindrome del colon irritabile?

La sindrome del colon irritabile si manifesta con sintomi intestinali ricorrenti come diarrea, dolori addominali, meteorismo e costipazione, che possono presentarsi a rotazione, in combinazione o singolarmente e variare di intensità, frequenza e durata.

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Per chi ne è affetto, questo disturbo rappresenta una notevole fonte di stress nella vita quotidiana, limitando fortemente la qualità della vita. I dati aggiornati del rapporto tedesco ‘Barmer Arztreport’ indicano che negli ultimi anni questo disturbo si è trasformato in una vera e propria malattia comune: oggi si stima che milioni di italiani soffrano della sindrome del colon irritabile e la tendenza è in continuo aumento.2

I nuovi risultati della ricerca rivelano la possibile causa

I risultati di un recente studio sono giunti alla conclusione che spesso la causa della sindrome del colon irritabile sia da ricondursi al danneggiamento della barriera intestinale. Ricercatori americani hanno scoperto che la barriera intestinale di un gruppo di pazienti con disturbi intestinali ricorrenti era insolitamente permeabile, come se fosse piena di buchi.

Gli scienziati hanno denominato questo fenomeno con l’espressione inglese “leaky gut” (in italiano, sindrome dell’intestino permeabile o gocciolante).

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Questi microscopici danni alla barriera intestinale permettono ad agenti patogeni o sostanze indesiderate di penetrare nella parete intestinale e di irritare il sistema nervoso dell’intestino, provocando sintomi tipici quali diarrea, dolori addominali o flatulenza.3

Le scoperte scientifiche al banco di prova

La scoperta del “leaky gut” ha suscitato grande clamore in ambiente scientifico. I ricercatori di tutto il mondo si sono perciò messi all’opera per verificare la tesi dell’intestino permeabile.
Un team di scienziati di Bethesda negli Stati Uniti ha messo a punto un test, appositamente studiato per verificare la permeabilità della barriera intestinale.

A tal fine, ai partecipanti al test è stato somministrato un carboidrato indigeribile. Queste molecole di zucchero sono effettivamente troppo grandi per passare attraverso la barriera intestinale in numero elevato. Vengono perciò espulse senza essere state digerite. Nei pazienti che soffrivano di disturbi addominali ricorrenti, invece, si riscontrava un comportamento diverso: le molecole di zucchero superavano la barriera intestinale danneggiata ed erano perciò successivamente rilevabili nell’urina.4

Questo costituiva un’ulteriore prova del nesso esistente tra disturbi addominali e intestino permeabile. I progressi tecnologici nel campo della ricerca hanno consentito agli scienziati di mettere nuovamente alla prova i risultati in modo più dettagliato.

A tal fine si è proceduto a prelevare minuscoli campioni di tessuto dall’intestino e ad esaminarli successivamente tramite un microscopio elettronico ad alta risoluzione. Il risultato? Anche in questo caso sono state rilevate minuscole lesioni della barriera intestinale.5

Una svolta nella ricerca

Sulla base di queste conoscenze, ci siamo impegnati alla ricerca di una soluzione efficace. Alcuni scienziati italiani si sono imbattuti in un ceppo bifido-batterico molto speciale: B. bifidum MIMBb75. La particolarità: questo ceppo batterico possiede l’esclusiva capacità di aderire fisicamente alle cellule epiteliali dell’intestino danneggiate, in base allo stesso principio del cerotto applicato su una ferita.

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Il team di ricercatori si era posto la seguente domanda: applicando i batteri alla barriera intestinale, è possibile far guarire le lesioni come se fossero coperte da un cerotto e, di conseguenza, far scomparire anche disturbi ricorrenti come diarrea, dolori addominali e flatulenze?

Per ottenere una risposta a questa domanda, hanno condotto uno studio in conformità agli standard scientifici più elevati, il cosiddetto Gold Standard. Il risultato è stato impressionante e inequivocabile: nei pazienti con colon irritabile, che avevano ricevuto il ceppo batterico speciale, è stato constatato un miglioramento nettamente superiore dei disturbi rispetto al gruppo di controllo con placebo. L’efficacia del ceppo batterico in presenza di sindrome del colon irritabile è stata perciò ampiamente dimostrata.6

Esperienze con il B. bifidum HI-MIMBb75

Il ceppo batterico MIMBb75, nella sua forma ulteriormente sviluppata, inattivata termicamente, è contenuto esclusivamente nel dispositivo medico Kijimea Colon irritabile PRO, oggi annoverato tra i preparati più venduti contro la sindrome del colon irritabile in tutta Europa.7 Questo successo è confermato anche da numerose recensioni degli utenti.

Carlo S.

"Dopo un paio di settimane, i sintomi del malessere, e soprattutto il gonfiore addominale, sono spariti. Stavo male da due mesi."

Raffaella R.

"Ottimo prodotto, lo uso ormai da qualche anno per la sindrome del colon irritabile con ottimi risultati, almeno nel mio caso. Impiega un po’ di tempo per iniziare a fare effetto, ma poi è molto efficace, io ho sempre fatto un ciclo di 12 settimane per avere i massimi effetti positivi, da ripetersi periodicamente. Lo consiglio assolutamente a che soffre di questa sindrome!!!"

Lorenzo F.

"Dopo aver tentato con svariati prodotti e fermenti di ogni tipo, ho finalmente avuto risultati apprezzabili von Kijimea. I sintomi da intestino irritabile e il gonfiore conseguente cronico si sono attenuati e ho riscontrato una situazione più salutare con un più facile svuotamento intestinale. Lo stile di vita è complementare e non credo si debba spettarsi miracoli senza una adeguata revisione della propria alimentazione ma questo prodotto è davvero innovativo."

Anche il Dott. Martin Gschwender, specialista in materia di micronutrienti, è convinto dell’efficacia del prodotto:

Dr Martin Gschwender T

“Ho personalmente registrato ottime esperienze con Kijimea Colon irritabile PRO. Apprezzo soprattutto l’approccio causa-effetto nell’aiutare le persone colpite in modo continuativo.”

Dott. Martin Gschwender, esperto di salute intestinale

Il ceppo batterico, inoltre, è ben tollerato e non sono noti effetti collaterali o interazioni.

A seguito dello straordinario successo del prodotto, il produttore ha più volte riscontrato difficoltà nel servizio di consegna e il prodotto Kijimea Colon irritabile PRO è spesso risultato temporaneamente esaurito. Molti clienti dichiarano di acquistare in genere tre confezioni alla volta per non correre il rischio di dover interrompere l'assunzione a causa dell’esaurimento delle scorte.

Per avere la certezza della massima disponibilità è consigliabile rivolgersi direttamente al produttore sul sito www.kijimea.it. Nello shop online di Kijimea i clienti usufruiscono anche della garanzia soddisfatti o rimborsati: il produttore è talmente convinto della qualità dei propri prodotti da essere disposto a rimborsare il prezzo di acquisto entro i primi 30 giorni ai clienti che, contrariamente alle aspettative, non ne fossero soddisfatti. È solamente necessario rispedire la confezione già iniziata.

Inoltre, sul sito www.kijimea.it le spese di spedizione sono gratuite a partire da acquisti per un valore di 50 € e la consegna viene effettuata nel rispetto dell’ambiente tramite 7Senders Green.

Un ulteriore vantaggio: il produttore offre gratuitamente informazioni medico-scientifiche sul tema della salute intestinale a tutti i clienti interessati tramite e-mail, tra cui utili suggerimenti che si possono adottare in modo semplice nella vita quotidiana.

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Buono a sapersi: tutti i prodotti Kijimea sono realizzati in Germania senza l’ausilio dell’ingegneria genetica e sono cruelty-free. Sia il processo di produzione che gli impianti utilizzati sono certificati in conformità alla normativa GMP, lo standard più rigoroso per i prodotti farmaceutici. Inoltre, ogni singolo lotto viene controllato in un laboratorio indipendente, prima della messa in vendita.

Fonti scientifiche

1,2Straub C. et al. Arztreport 2019 – Pressemappe. 2019.

Wood J.D. (2007). Effects of bacteria on the enteric nervous system: implications for the irritable bowel syndrome. Journal of clinical gastroenterology, May-Jun 2007; 41 Suppl 1, 7-19.

4Del Valle-Pinero, A. Y., Van Deventer, H. E., Fourie, N. H., Martino, A. C., Patel, N. S., Remaley, A. T., & Henderson, W. A. (2013). Gastrointestinal permeability in patients with irritable bowel syndrome assessed using a four probe permeability solution. Clinica chimica acta; international journal of clinical chemistry, 418, 97–101. https://doi.org/10.1016/j.cca.2012.12.032

5Schoultz, I., & Keita, Å. V. (2020). The Intestinal Barrier and Current Techniques for the Assessment of Gut Permeability. Cells, 9(8), 1909. https://doi.org/10.3390/cells9081909

6Guglielmetti S et al. Randomised clinical trial: Bifidobacterium bifidum MIMBb75 significantly alleviates irritable bowel syndrome and improves quality of life – A double- blind, placebo- controlled study. Aliment Pharmacol Ther. 2011;33(10):1123- 1132.

7Insight Health, MAT 05/2024, u.a. DE, ES, IT

Informazioni sull'autore

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Sandro De Rosso è nato a Milano nel 1965 e ha scoperto la sua passione per la scrittura fin da giovane, collaborando a diversi giornali studenteschi. Dopo la carriera accademica, ha partecipato a numerosi seminari e conferenze sul tema della salute, che gli hanno permesso di combinare la sua abilità giornalistica con la sua passione per la medicina. De Rosso ha scritto per diverse riviste mediche e di salute.

Nel 2005, Sandro De Rosso è entrato a far parte della redazione di Consulente della Salute. Grazie alla sua profonda conoscenza del settore sanitario e al suo talento per una comunicazione scientifica precisa e comprensibile, ha fatto rapidamente carriera. Nel 2015 ha assunto la carica di caporedattore.

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